venerdì 23 luglio 2010

Il cacciatore di aquiloni

Listino€ 12,00
EditorePiemme
Data uscita 29/06/2009
Pagine368

"Si dice che il tempo guarisca ogni ferita. Ma, per Amir, il passato è una bestia dai lunghi artigli, pronta a riacciuffarlo quando meno se lo aspetta. Sono trascorsi molti anni dal giorno in cui la vita del suo amico Hassan è cambiata per sempre in un vicolo di Kabul. Quel giorno, Amir ha commesso una colpa terribile. Così, quando una telefonata inattesa lo raggiunge nella sua casa di San Francisco, capisce di non avere scelta: deve tornare a casa, per trovare il figlio di Hassan e saldare i conti con i propri errori mai espiati. Ma ad attenderlo, a Kabul, non ci sono solo i fantasmi della sua coscienza. C'è una scoperta sconvolgente, in un mondo violento e sinistro dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più."

A mio parere:
All'inizio rigurardo la lettura di questo libro ero un pò scettica avendo visto il film che però ho fermato mezz'ora dopo l'inizio.Comunque le parole convincenti di mio zio mi hanno fatto venir voglia di "provare". Devo dire che mi ricredo a pieno!E' un libro davvero bello, che merita! Magari qualcuno lo potrebbe reputare noioso, ma per me non è stato affatto così!Mi ha presa dalla prima all'ultima pagina, emozionata e fatta arrabbiare a volte. Si perchè, sembra stupido, ma avrei voluto fare qualcosa per cambiare anche solo un pò le cose. Io piccola e impotente di fronte a un mondo che non dà spazio neanche alla libertà di parola. Come potevo solo pensarlo?Però è anche questo il bello dei libri, lasciano vagare la tua mente a 360°e ti senti forte, deciso, triste, pensieroso, nervoso, felice, ansioso. Tutto insieme.
Poi,verso l'ottantesima pagina leggo di un episodio che riguarda Hassan principalmente, ma coinvolge psicologicamente anche Amir. E lo cambia. Se l'autore avesse descritto in modo più minuzioso l'accaduto, avrei chiuso il libro. Ma per fortuna non è stato ed io ho continuato nella lettura. Non credo che avrei potuto smettere comunque. Questo è uno di quei libri davvero belli, senza dialogi noiosi, descrizioni che divagano troppo.Vuoi leggerlo fino alla fine e non perderti neanche una parola.
L'autore ha davvero colto nel segno con questo libro. E' esattamente il genere che mi piace, la storia viene raccontata passo per passo in intervalli esatti tra un periodo e l'altro e trova il modo perfetto di combinare questo argomento alla politica, intrecciandolo con una storia di un'amicizia che all'inizio può sembrare davvero forte.Le difficoltà di chi vive in quel paese -l'Afghanistan- e giorno per giorno negli anni si è conquistato nel suo piccolo un pò di libertà, quella minima che si può avere in una società come quella afghana.
Per una buona lettura, realistica, che non cade nel monotono e senza le solite sofferenze, lo consiglio :)
Leggerò a breve "Mille splendidi soli" sento già che mi piacerà.

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