lunedì 7 febbraio 2011

Il giorno in più




Cosa racconta...
Sveglia, caffè, tram, ufficio, palestra, pizza-cine-letto. Giornate sempre uguali, scandite da appuntamenti che, alla fine, si assomigliano tutti, persi nel cielo grigio di una metropoli che non sa più sorridere. È la vita di Giacomo, uno che non si è mai fatto troppe domande, che è andato incontro agli avvenimenti rimanendo sempre in superficie. Un giorno, però, Giacomo incontra sul tram una sconosciuta, e se la ritrova davanti il giorno dopo, e quello dopo ancora. Per mesi. E così, quelle tre fermate lungo il tragitto per andare in ufficio diventano un appuntamento importante della giornata. O meglio, diventano "l'appuntamento". Ma la sconosciuta ha un destino che la porterà lontano, in un'altra città. E Giacomo? Lui per la prima volta nella vita decide di non rimanere in superficie, di prendersi anche il rischio di diventare ridicolo, e parte all'inseguimento di un sogno. È l'inizio di un gioco, incredibile e coinvolgente, che improvvisamente sarà interrotto, e che porterà i due fino a un punto di non ritorno, per scoprire se vale la pena, nella vita, di giocare fino in fondo. L'amore, l'amicizia, il viaggio, i dubbi, le scelte, più una dose di gioco e sana incoscienza, una miscela dei tutti i grandi temi e le piccole sfumature care a Volo e ai suoi lettori.

In lettura!

Come per "Il cavaliere d'inverno" qualche frase "a caso":

‎" Mi piacciono quelle stagioni in cui quando passeggi cerchi il sole, in cui se c'è un lato della strada all'ombra e l'altro con il sole attraversi la strada per sentirlo.
Molto meglio di quando passeggi d'estate e attraversi la strada per evitarlo. "
[in questi giorni c'è un solo stupendo qui.. mi da tanto di primavera!]

" E' bello avere una persona sulla qualche fare delle fantasie durante il giorno.Anche se è sconosciuta.Non so perchè, ma quando pensavo a lei i miei pensieri non avevano mai il punto.Solo virgole. "
[Pag 19]

" Cosa siamo?Amici,complici,compagni di gioco,amanti platonici,semplici sconosciuti?"
[pag 23]

" Ho sempre avuto un fortissimo senso di responsabilità,ho sempre capito che dovevo chiedere poco per non disturbare e che dovevo imparare ad arrangiarmi da solo"
[pag 61]

"Mi piace accendere il telefono la mattina e sentire che arrivano messaggi.Mi piace così tanto che la sera a volte ne mando un pò e poi spengo il cellulare, così trovo le risposte quando mi sveglio. "
[pag 68]

" Forse è lo sguardo che rende donna.Sicuramente la consapevolezza.Una ragazza consapevole è una donna a qualsiasi età. "
[pag 141]

" Forse immaturi,ma eravamo stati bene e alla fine questo era quello che contava.
Quel gioco mi aveva reso migliore.
Avevo fatto progressi enormi nell'espressione della mia emotività. "
[pag 262]

Finito 09/02/2011
Leggendo questo libro spesso mi sono ritrovata in certe descrizioni dell'autore. Ciò che dice è la semplice e banale realtà. Racconta di attimi, emozioni, pensieri, reazioni che magari una persona crede di essere l'unica al mondo a provarli o a crearseli nella sua mente,quando invece poi si rivede in ciò che è scritto e si sente un pò più sollevato sapendo di non essere l'unico!
Lo stile è molto semplice e scorrevole. L'autore sembra quasi che ti stia parlando per questo si legge abbastanza in fretta.

Sinceramente, mi aspettavo molto di più non avendo letto altri libri di Volo, ma solo stralci di libri trovati quà e là. Ora so come scrive.
:)

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