Non so se come argomento è molto diffuso tra i maturandi, ma anche se non l'ho mai studiata mi ha sempre attirato. Non la guerra in sé, bensì le condizione degli uomini in guerra. Quello che vivono e soprattutto quello che in guerra non vivono più.
E' qualcosa che mi ha sempre colpito anche nelle due Guerre Mondiali, e nel fascimo. La condizione umana, le deportazioni. I deportati.
In realtà la mia idea sul tema da scegliere era proprio quella: le deportazioni.
Però chiedendo consiglio alla prof di italiano, mi ha detto che forse sarebbe stato meglio lo schema che avevo abbozzato sulla guerra in Vietnam.
Così iniziano le ricerche. Tappa prima: leggere un libro per ambientarmi e cimentarmi a pieno nella storia. Scelta del libro: Dispacci Herr Michael.
E' un reportage-testimonianza dell'autore del libro che ha trascorso un anno e mezzo in Vietnam a seguito delle truppe americane, vivendo con loro scorci della vita quotidiana viaggiando da un posto all'altro a bordo di elicotteri.
L'introduzione fatta da Saviano rende molto bene, e devo dire che mi ha fatto venire una gran voglia di iniziarlo. Dalle prime pagine ho notato che non è quello che mi aspettavo. O anche, che speravo di leggere.
Per poter parlare di qualcosa ho bisogno che questa mi prenda totalmente. Mi spinga a fare ricerche, a capire, scoprire, voglia di raccontare.
Ed è quello che voglio fare, raccontare l'esperienza di guerra, la guerra stessa, le strategie, la psicologia degli uomini, il loro stato mentale. Sul campo di guerra e sul campo di casa propria. Ho bisogno però di uno spunto, uno stimolo, una miccia che tenga sempre accesa la fiamma.
Iniziandolo a leggere mi è sembrato poco scorrevole, ma dopo una ventina di pagine ho iniziato a pensare che forse è proprio il modo di scrivere che non è quello che più mi piace.
Così ho pensato, visto che mi serve qualcosa al momento, ' vado in biblioteca e prendo in prestito Niente e così sia di Oriana Fallaci, e se è quello giusto lo compro '. Questo è quello che ho pensato, ma.. il libro in biblioteca non c'era. E stiamo parlando della biblioteca comunale, l'unica biblioteca comunale. Ma a parte questo, che mi inizia a fare avere dubbi sull'utilità della biblioteca, vado a quella della scuola. Lì ce l'hanno e lo prendo.
Quindi abbandono per il momento Dispacci e comincio Niente e così sia.
Nel frattempo continuo a sezionare qualcosa mentalmente per non dilungarmi troppo nella tesina, cercare consigli e augurarmi un buon lavoro :)
Simo♥