sabato 11 febbraio 2012

San Valentino in Japan.

Premessa: non amo la festa di San valentino. Non perchè non sono fidanzata, o per una ragione precisa. Semplicemente perchè per me, è un giorno identico agli altri.. Si tratta di semplice indifferenza.
Comunque sia, scelgo di scriverne per evidenziare certe differenze, con il Giappone si intende.
I "giappi" non sono "sciolti e disinvolti" come noi italiani nelle dimostrazioni d'affetto, per cui a volte aspettano delle occasioni particolari e momenti, per confessare o esprimere ciò che sentono o provano.
Questo però, non significa che sono privi di emozioni o sentimento. Hanno solo un modo parecchio diverso dal nostro di dimostrarlo.
Una delle occasioni di cui parlavo, è quella di San Valentino. Questa per loro non è una festa nazionale, ma si festeggia come tradizione. E la tradizione vuole che in questo atteso giorno le ragazze regalino cioccolatini alla persona che portano nel cuore, ma non solo, anche ad amici e colleghi. Ovviamente per questi ultimi il regalo sarà più piccolo.


Molte coppie si formano proprio in questo giorno.
Per quanto riguarda i ragazzi, dovranno aspettare un mese esatto.
Il 14 marzo, infatti, sono loro a fare regali, nel cosiddetto White Day.
Questo nome è dovuto ad una ditta di marshmallow propose come dono in cambio, dei soffici e bianchi marshmallow.

Ma ad oggi le cose sono un pò diverse, più che del cioccolato bianco i ragazzi si cimentano nell'acquisto di regali un pò più costosi. Tipo bracciali, fiori, abiti. Sempre tutto in bianco!


Come idea è molto carina, però il fatto che alcuni aspettino proprio questo giorno per dichiararsi è un pò esagerato. Per loro è strano e imbarazzante anche vedere una coppia che si bacia in pubblico, quindi forse posso immaginare qualcosa come "dichiararsi" !


mercoledì 8 febbraio 2012

Il festival della neve: Sapporo.

Korean Temple made of ice and snow

Ogni anno Sapporo accoglie circa 2 milioni di turisti che accorrono per vedere il famoso Sapporo Snow Festival (Sapporo Yuki Matsuri).La manifestazione inizia il 7 febbraio e continua circa per una settimana, nella quale vengono esposte splendide opere di ghiaccio, alcune delle quali arrivano a superare i 20 metri di altezza! Queste creazioni artistiche occupano le tre zone dove si svolge la manifestazione, ovvero: Odori Koen, Satorando e Suskino.


Odori Koen è il luogo dove tutto ebbe inizio nel 1950, quando alcuni studenti decisero di costruire sei sculture di ghiaccio e di neve nel parco. Questo scaturì molto interesse da parte della popolazione e, in seguito, la manifestazione venne ripetuta annualmente.Nel 1955 cominciarono a parteciparvi anche i soldati della Forza di auto-difesa di stanza nella base di Makomanai. La loro partecipazione aumentò l'entusiasmo.Inoltre, per i soldati la costruzione di statue di neve e ghiaccio, per la quale servivano forza fisica, doti tecniche ed intelligenza, rappresentava un ottimo allentamento.Nel 1972 l'evento si tenne in contemporanea con le Olimpiadi svoltesi a Sapporo, e ciò rappresentò la svolta.
Comunque per anni la manifestazione si svolse a Makomanai, fino a quando, nel 2006 fu sostituita da Satorando.
Durante la manifestazione si sfidano squadre provenienti da paesi diversi anche molto distanti dal Giappone stesso. Per ciò, e anche per il numero di turisti che chiama, è diventato anche un pò una fonte di business per il paese.

In the festival light tunnel

Uno spettacolo di ghiaccio!


domenica 5 febbraio 2012

Se potessi scegliere di avere delle capacità sopra il normale, prenderei un quaderno incorporato, perchè la mia mente è un continuo scrivere. E vorrei una macchina fotografica che ad ogni battito di ciglia scattasse. Certi paesaggi necessitano di essere osservati, fotografati.
Scrivere e fotografare. Qualsiasi cosa pensi, ascolti, veda dev'essere trasmessa.
Il problema è che non ho ancora trovato il modo.
Catturo, elaboro, trascrivo.

Ciò che altro vorrei è conoscere a memoria la storia, la letteratura,. Più delle altre perché queste due si studiano dal primo giorno di scuola, quando sei ancora un piccolo essere curioso. L'economia, invece, il diritto, per fortuna le ho conosciute quando ho iniziato a capire il senso dell'educazione scolastica. E dell'istruzione.
So che potrebbe sembrare banale come cosa, ma ho capito troppo tardi quanto sia importante. La causa sono io certamente, ma la addosso anche a professori un pò troppo accondiscendenti e un pò scansafatiche per una come me. Adesso, sentirmi ignorante mi porta a non poter discutere di certi argomenti, a non capire quando si parla di storia antica, moderna, contemporanea. E tutto ciò che ha fatto della storia la nostra storia.
Vorrei aver avuto un insegnante con un pugno duro che me la spiegasse non solo come una serie di eventi consequenziali, ma come qualcosa di vivo. Che matura giorno per giorno.
So che probabilmente è molto difficile come cosa, si sa, spiegare una argomento ogni anno della propria vita alla fine forse risulta troppo scontato e noioso. Però quando si ha a che fare con ragazzi e ragazzini bisogna coinvolgerli. Trasportarli nella linea del tempo, recitare ciò si dice.
Raccontare appunto, trasmettere.

" Fermare la diffusione del sapere è uno strumento di controllo per il potere perchè conoscere è saper leggere, interpretare verificare di persona e non fidarsi di quello che ti dicono. La conoscenza ti fa dubitare. Soprattutto del potere. Di ogni potere." *
Qualcosa non a caso.
Personalmente penso che sia anche il sapere che rende libero un uomo.

Ma ritornando alla mio passato scolastico dove ho perso parecchio, chi lo sa " magari uno rimpiange di aver perso qualcosa e l'ha perso solo per trovare il meglio " ** . E io spero che quello che sto facendo per recuperare il 'perso' mi riserbi il meglio.
Simo

*Dario Fo
**Andrea De Carlo