venerdì 29 aprile 2011

Ancora.

E' tutto all'inzio. Sì. E' quel pugno allo stomaco che ti blocca il respiro, non arriva sangue al cervello, non ragioni, non hai risposte perchè in quell'istante non c'è nessuna domanda. E' il grido che si ferma in gola perchè non puoi buttarlo fuori e preme, e soffoca. Sentirsi inerme.

Inizio a ragionare. Per fortuna c'è qualcosa che si contrappone al sentimento -la ragione- e che io credo di avere.
Ci ho creduto ancora. Illusa, confusa, delusa. Dentro è caos, è tempesta, è rabbia, impotenza, stanchezza. Fuori è la realtà, quella vera, più giusta, più dolorosa. Che ti disarma, ti sconfigge e poi ti rende forte.
E' solo passeggero, come il resto passerà. Non ha senso neanche scrivere, cosa c'è da raccontare se non è successo niente. Diamine. Come può il niente farmi questo effetto?!

Mi sento stupidamente una di quelle ragazzine che si preoccupa in età adolescenziale di non poter trovare mai l'amore, una che vede come una tragedia la fine di una storia, che scrive dappertutto quanto gli manchi e quanto lo ha amato, o al contrario che è uno stronzo.
Io non sono così, non scrivo il tuo nome da nessuna parte. Non mi piango addosso se non per l'averci creduto davvero. Non mi manchi, non sei uno stronzo, non ti odio, non ti rinfaccerò niente anche perchè non ne avrò modo. Non sa niente nessuno (eccetto certe persone..) come lo è stato dall'inizio fino ad ora. Non saprà.
La testa che pesa un pò di più, troppe pagine da studiare.Rimboccarsi le maniche, sorridere quando lo si sente -perchè un sorriso falso non trasmette niente. La vita fuori non aspetta e non c'è tempo da sprecare così..

..Non so cosa mi servirebbe..
Chissà perchè poi le storie così sono sempre quelle che cerco di tenere più nascoste. In questi anni, pochi per la mia età, solo due.

martedì 19 aprile 2011

Granelli di sabbia.

Mentre si avvicinava alla riva lui la prese in braccio. Quelle forti braccia le reggevano le gambe, come nei matrimoni americani da film dove lo sposo varca la soglia con la moglie in braccio.
Sulla spiaggia due bambini giocavano a palla, si rincorrevano, ed entrando nell'acqua gli schizzi bagnarono i piedi di lei e il braccio sinistro di lui. Due ragazze adolescenti camminavano raccontandosi pettegolezzi, quanti problemi da affrontare a quell'età quando sembra che non ci sia nessuno al mondo che possa capirti. Una coppia di anziani chiacchierava sotto l'ombrellone, lei con gli occhiali da sole e un cappello che le faceva ombra ben oltre la circonferenza della testa. Il sole abbagliante, splendente, non le permetteva di tenere gli occhi completamente aperti, ma sapeva esattamente quale bellezza ci fosse proprio dinnanzi il suo viso. I suoi capelli bagnati scendevano ad onde. Poi gli occhi di lui e un attimo dopo, il vuoto...
Nessun rumore.
Il battito del suo cuore era così forte da coprire qualsiasi suono.
Un tonfo, uno scoppio.
Il culmine delle emozioni: passione, desiderio, eccitazione, dolcezza. Non c'era amore, si conoscevano da troppo poco per poter parlare d'amore. Però si erano trovati in quel bacio, forse si stavano cercando. Quella era la foto che ha sempre voluto riempisse il suo album d'amore.
Pian piano tutto torna alla normalità, tutto quello che c'era intorno. I piedi sulla sabbia umida, le gote rosse. " Devo aver preso un bel pò di sole, mi sento la testa in fiamme.. " chissà se fosse davvero colpa del sole, o no. " e come al solito l'avrò sicuramente preso solo alle guance!" i denti bianchi splendevano sotto la luce del sole. Complice, ancora una volta era riuscito a celare. Il rossore.. Quel sorriso imbarazzato.. " Mi è venuta fame, ti va un gelato?" doveva essere imbarazzato anche lui per aver evitato la risposta e cambiato argomento. Fame. La felicità ti porta ad essere troppo sazio per la gioia, o a avere lo stomaco completamente vuoto prosciugato dalle emozioni.

Quello che scrivo è sempre quello che detta la mia immaginazione. :)

lunedì 18 aprile 2011

E così vorresti fare lo scrittore?

Questa è una poesia di Charles Bukowski. Mi piace abbastanza.. e allo stesso tempo mi spaventa. Si perchè è forte, chiara e decisa. Quello che non sono io ultimamente.

E così vorresti fare lo scrittore?

Se non ti esplode dentro
a dispetto di tutto,
non farlo.
a meno che non ti venga dritto dal
cuore e dalla mente e dalla bocca
e dalle viscere,
non farlo.
se devi startene seduto per ore
a fissare lo schermo del computer
o curvo sulla
macchina da scrivere
alla ricerca delle parole,
non farlo.
se lo fai solo per soldi o per
fama,
non farlo.
se lo fai perché vuoi
delle donne nel letto,
non farlo.
se devi startene lì a
scrivere e riscrivere,
non farlo.
se è già una fatica il solo pensiero di farlo,
non farlo.
se stai cercando di scrivere come qualcun altro,
lascia perdere.
se devi aspettare che ti esca come un
ruggito,
allora aspetta pazientemente.
se non ti esce mai come un ruggito,
fai qualcos’altro.
se prima devi leggerlo a tua moglie
o alla tua ragazza o al tuo ragazzo
o ai tuoi genitori o comunque a qualcuno,
non sei pronto.
non essere come tanti scrittori,
non essere come tutte quelle migliaia di
persone che si definiscono scrittori,
non essere monotono o noioso e pretenzioso, non farti consumare dall’auto-compiacimento.
le biblioteche del mondo hanno
sbadigliato
fino ad addormentarsi
per tipi come te.
non aggiungerti a loro.
non farlo.
a meno che non ti esca
dall’anima come un razzo,
a meno che lo star fermo
non ti porti alla follia o
al suicidio o all’omicidio,
non farlo.
a meno che il sole dentro di te stia
bruciandoti le viscere,
non farlo.
quando sarà veramente il momento,
e se sei predestinato,
si farà da
sé e continuerà
finché tu morirai o morirà in
te.
non c’è altro modo.
e non c’è mai stato.



Del mio scrivere non sono mai stata certa o comunque non ci ho mai pensato come qualcosa che potessi fare nel futuro. Scrivo e basta, perchè a volte non riesco a non farlo.. Potrebbe non sembrare dal momento che non posto quasi niente sul blog, però è così.

domenica 17 aprile 2011

" Una vita bevuta ": esito concorso.

L'altro ieri sono usciti i risulati del concorso. Ovviamente il primo posto, come il secondo il terzo e via discorrendo, non è il mio!
Premesso che me lo aspettavo, non credevo che ci sarei rimasta così. Soprattutto in questo perdiodo in cui non ho stimoli nel fare niente, in particolar modo a scuola (anzi, dovuto a degli avvenimenti a scuola..). Mi sembra una cosa stupida, ma perchè in fondo ci tenevo a vincere. Non per il premio in sè, ma perchè mi avrebbe fatto sentire apprezzata, appagata, per una volta orgogliosa di me stessa. Odio scrivere di me, però è così. Fare la scrittrice non è quello che vorrei, però adoro scrivere e far venire in chi legge la voglia di continuare, per evadere, capire, perdersi tra le parole e staccare per un breve momento dal quello che lo circonda. Il mio tema, lo ammetto, non era niente in confronto a quelli dei vincitori. Il primo posto è stato meritatissimo, mi sono venuti davvero i brividi a leggerlo! E' stupendo. Il secondo è di una ragazza del mio stesso paese (forse ha influito anche questo a farmi sentire così..) , ma di una scuola diversa. E' molto bello anche quello! Il terzo non ho avuto tempo di leggerlo, se non i primi righi. In effetti il mio sembrava più una pagina di giornale, però non sapevo si potesse fare come hanno fatto loro.. raccontando e magari inventando una storia. Forse avrei perso comunque.. per la vergogna a mostrare quello che scrivo anche se magari è una storia totalmente falsa, solo frutto della mia fantasia.
Sto pensando di partecipare ad un altro concorso letterario (se lo trovo in giro..). Questa volta però, vedrò di non farmi scrupoli e di evitare la vergogna o di non scrivere per paura di essere criticata, giudicata o di sembrare PATETICA.
Vincitori concorso letterario AMMI

giovedì 14 aprile 2011

Autori per il Giappone: sito ufficiale.







AUTORI PER IL GIAPPONE
Ecco il sito ufficiale :) c'è anche il mio testo!

Purtroppo le scosse di assestamento continuano, ed io continuo a rifiutarmi di ascoltare le notizie in tv.
E, purtroppo, non ho molto tempo per stare al pc, tempo per scrivere o leggere, quindi non so neanche come procedono le cose. Sembra quasi che ci si sia dimenticati di quello che sta succedendo. Io, certe immagini non riesco a toglierle dalla testa quando ci ripenso.. e vorrei essere lì, come un militare, un infiermere, un volontario per qualsiasi cosa.
Per ora però devo accontentarmi solo del pensiero.

Sboccia un fiore.

Ogni macchina, ogni persona, ogni paio di occhiali da sole, ogni canzone, ognuno di loro, accanto ad ogni ragazza. Tu.

lunedì 11 aprile 2011

L'anima si immagina quello che non vede.

Mi piace così.
Mi piace soffermarmi ed osservare tutto quello che vedo. Sui particolari. Su una foglia caduta, sulle radici di un albero, su una coppia che si tiene per mano, sugli schizzi dell'acqua di una fontana. Sulla luce di un lampione. Su un ombra, un fiore, su l'erba. Sul motociclista con la sua Harley una domenica mattina. Su un cartellone pubblicitario, una recinzione, uno sguardo. Le balze di un vestitino nelle tiepide giornate primaverili, sui sobri colori del tramonto estivo. Sulla tranquillità del mattino, e la serenità della sera cosparsa di stelle. Perché questo è quello che vivo, e per far vivere tutto intorno.

" L'anima si immagina quello che non vede, e si figura cosa che non potrebbe, perché il reale escluderebbe l'immaginario " .
(G. Leopardi)